Attività, laboratori e obiettivi raggiungibili mediante il metodo Bianchi.
L’Animazione musicale è uno dei mezzi per superare l’eterogeneità di n gruppo; altra rilevante finalità è quella di inserire nel gruppo le persone che hanno difficoltà (soggetti svantaggiati, portatori di handicap integrati nelle comuni strutture scolastiche).
L’animazione Musicale non prevede l’insegnamento della musica in modo tecnico e tradizionale (attraverso la complessa teoria del solfeggio) sostenente che la materia sia accessibile solo ai pochi dotati, ma ha lo scopo, passando attraverso le sue interdiscipline …
- espressione corporea;
- espressione grafico-pittorica;
- espressione logico-matematica;
- linguaggio verbale;
- tempo;
… di EDUCARE, attivando la globalità degli individui (attraverso la partecipazione attiva), in un modo ludico, che riuscisse a creare uno stimolo di ricerca e quindi di interesse verso questo argomento.
Per lo sviluppo dei programmi ed il raggiungimento degli obiettivi viene utilizzato in maniera prioritaria il gioco, coinvolgendo: mente, corpo, voce, grafica e disegno.
Il lavoro può essere esteso attraverso seguenti laboratori:
- animazione e didattica musicale di base;
- mimo – teatro e musica;
- voce – flauto e musica d’insieme;
- sonorizzazione e drammazione;
- tecnica vocale, didattica e direzione di coro;
- studio della tastiera (primi elementi teorico pratici);
- danza contemporanea;
- elementi pratici e compositivi;
- immagini linguaggi e media espressivi;
- danza Sudamericana;
- psicomotricità e musica;
- danza medioevale e rinascimentale;
- voce – Recitazione e musica.
Alcuni dei principali obiettivi raggiungibili, attraverso le attività proposte, sono:
- stimolazione delle capacità senso – percettive;
- svilupo delle capacità di intonazione;
- coordinamento audio – motorio ed oculo – manuale;
- giochi per la stimolazione e la conoscenza del proprio corpo e della sua simmetria in associazione al ritmo, all’imitazione gestuale a specchio, all’ortofonia, alla memorizzazione ed all’associazione di un antecedente con un suo conseguente;
- ascolto partecipato;
- auto ascolto con ricerca ritmo – timbrica su vari strumentini;
- avvio alla musica d’insieme ed alla sonorizzazione;
- giochi per l’acquisizione dei concetti spazio – temporali;
- prontezza di riflessi e associazione uditiva e visiva attraverso il coordinamento ritmo – simmetrico; in associazione alla parola e per evidenziare con il corpo e graficamente l’altezza dei suoni;
- quantità e successione cronologica;
- lateralizzazione;
- approccio alla simbolizzazione grafica;
- sonorizzazione ed espressione corporea;
- intonazione vocale e relativo avvio alla creatività;
- avvio alla discriminazione vocalica in associazione al simbolo gestuale e all’altezza del suono;
- espressione grafica guidata, per l’acquisizione del senso orizzontale, verticale e rotatorio;
- sviluppo della percezione uditiva e tattile, mediante giochi di discriminazione dei materiali sonori metallici e non metallici;
- utilizzazione di strumentini didattici e del loro contrasto timbrico nell’espressione “orchestrale” e nella sonorizzazione di semplici pantomime;
- socializzazione attraverso espressioni ludico – affettive
- sviluppo delle capacità logico – matematiche;
- prelettura di cellule verbo – ritmiche più semplici;
- oggettivazione grafica della struttura ritmica delle parole;
- acquisizione ritmo melodica;
- orientamento nello spazio in base al solo udito;
- avvio all’uso di uno strumento semplice che oggettivizzi i suoni;
- avvio degli studi su vari strumenti.
(fonte: di Fulvio Rota, “La pedagogiamusicale secondo Giordano Bianchi” in “Educazione col suono e con la musica” Editrice Essegiemme, 1993 Milano)